Venerdi, 19 aprile 2024 - ORE:03:29

La confessione di Gino Paoli: Dopo l’esibizione al Festival, ha detto tutta la verità sulla sua vita

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‘La gatta’ vendette 80 copie, il successo arrivò solo dopo grazie al juke-box. ‘Sassi’ fu criticata perché troppo esistenzialista per la musica leggera di allora. Mogol, che lavorava per Ricordi, mi criticò quando gli presentai ‘Senza fine’ e mi disse: ‘Ma come, va il rock and roll e tu porti un valzer?’. Non volevo scrivere canzoni politiche, le mie canzoni già lo erano in un certo senso. ‘Il cielo in una stanza’ fu rifiutato dall’editore Alfredo Rossi e anche da Miranda Martino. Se ne pentirono dopo che Mina la trasformò in un grande successo. Per avere successo il talento conta, ma non quanto la fortuna, quella serve sempre… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE


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