Venerdi, 19 aprile 2024 - ORE:02:27

La musica: esempio dell’impressione di un ordine razionale nella natura

musica ordine razionale

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La musica è un esempio pratico di come la mente umana, attraverso l’ordine razionale riesca a “comprendere” la natura. E’ infatti comune a ogni essere umano riconoscere un brano musicale come armonia, e le ragioni di ciò stanno proprio nel carattere razionalmente ordinato della melodia.

La musica è dotata di un ordine intrinseco che si identifica attraverso l’analisi dello spettro di frequenza (la trascrizione grafica dell’onda sonora). Grazie a questo ordine la mente la percepisce come armonia e non come rumore “disordinato”. Dal punto di vista fisico i suoni musicali presentano la loro energia concentrata su una serie di frequenze specifiche in progressione aritmetica, pertanto ordinate. La più bassa delle frequenze si chiama fondamentale, mentre quelle superiori sono dette armoniche ed hanno un valore di frequenza doppio, triplo, quadruplo rispetto alla fondamentale. Un rumore, invece, è un suono caotico e non organizzato e dal punto di vista della frequenza presenta valori che non hanno legami reciproci ben definiti.

La Musica come ordine razionale nella natura

Il compositore, nell’atto di redigere uno spartito musicale, ordina razionalmente le note e tutti gli altri elementi sonori in maniera tale che il suo componimento sia riconosciuto come “musica” da tutti agli altri esseri umani. La melodia musicale è un “linguaggio” riconoscibile da tutti gli uomini, a prescindere dalla loro nazionalità e dalla loro cultura, come ordine razionale che traduce l’ordine della natura, ovvero delle onde sonore.
Analizzando la musica di Ludwig van Beethoven si identifica un particolare tipo di ordine. Nell’ascolto del Concerto No.4, Op.58, secondo movimento: Andante con moto si identificano elementi chiave della filosofia di Schelling: il finito racchiude l’infinito. L’accordo di Sol maggiore del Concerto, infatti, è quell’elemento che gli studiosi definiscono punto di massima condensazione, nel quale tutto il concerto può dirsi essere racchiuso. Come Aristotele parlava di seme come potenza e di pianta come atto già inscritto nella potenza, tale concetto è ribadito dalla filosofia di Schelling. L’assoluto, lo Spirito è tutto ciò da cui tutto deriva e che tutto compone. L’accodo di Sol maggiore è proprio questo: è ciò che tutto comprende e da cui tutto deriva come rappresentazione, come atto che è e rimane in eterno inscritto in quest’ultimo. Inoltre nella composizione si riscontrano anche i due principi di repulsione ed attrazione nelle due “parti” musicali. La composizione è strutturata sull’azione contrastante di queste due, come la concezione della
Natura di Schelling è basata sul contrasto continuo di due forze che agiscono attraverso questi principio, con la tendenza al fluire dell’Assoluto che diviene in-forma nella materia (“spirito estinto”).

La mente umana ordina razionalmente ogni oggetto che conosce. Il Mondo è regolato da un proprio ordine, che prescinde da quello razionale della mente umana e che sta alla base di ogni manifestazione naturale. Nell’atto della conoscenza, tuttavia, la mente recepisce gli elementi e le caratteristiche dell’oggetto, che sono rapportati secondo un ordine naturale, per “tradurre” tale struttura in un “linguaggio” razionale.


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