Giovedi, 28 marzo 2024 - ORE:18:38

Muse:Drones = Psycho:9 giugno

ultimo album dei muse

ultimo album dei muse

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Sei in macchina e l’aspetti…

Aspettare sotto casa di lei. Ci siamo passati tutti. Sai benissimo che lei comincerà a prepararsi all’ora precisa in cui avete deciso di incontrarvi. Almeno questo è quello che ho sempre pensato viste le tempistiche di attesa.

Te ne stai in macchina e aspetti. Ascolti la radio, fai qualche giochino al telefono e cerchi una posizione per la gambe. Quando dopo quella mezz’oretta buona lei ti manda un messaggio con scritto “5 minuti e scendo” cerca di non esaltarti troppo. È una trappola e lo sai!

Adesso te ne stai sempre in quella macchina ad aspettare. Ma non aspetti più lei. A scendere stavolta sono i Muse.

Tre anni da quell’ultimo appuntamento “The 2nd Law”. Di messaggini te ne hanno mandati parecchi per farti sapere che loro c’erano. Concerti sold out come quello allo stadio Olimpico diventato cd+dvd “Live at Rome Olympic Stadium” uscito nel 2013.

Quando in macchina ti salgono i Muse

Alla fine eccoli: Matt Bellamy (voce, chitarra, pianoforte), Chris Wolstenholme (basso, cori, armonica), Dominic Howard (batteria, percussioni, cori) e lo stagista da qualche anno il polistrumentista Morgan Nicholls (tastiera, sintetizzatore, sequencer (o sequenziatore), percussioni, chitarra, basso, cori). Da soli giustificano l’attesa.

Salgono tutti e quattro in macchina. Siete tutti visibilmente imbarazzati. Tu, ovviamente più di loro. Per rompere il ghiaccio ti danno 3 buone notizie.

La prima è che da ieri è disponibile il primo singolo del nuovo album: “Psycho”. La seconda è che il 23 marzo esce il secondo: “Dead Inside”. E l’ultima è che l’album è pronto, finito, manca solo la distribuzione ma per quella devi aspettare il 9 giugno.

Quest’ultimo lavoro ha in titolo di “Drones”. Ma tu vuoi sapere di più. Perché questo titolo. Che canzoni ci saranno dentro. E la copertina?

Matt Bellamy che è seduto accanto a te davanti (perché tutti sappiamo che il posto davanti quando ti fidanzi diventa il posto del partner, è un contratto non scritto), ti guarda e sorride.

“Per me, un drone è uno psicopatico metaforico che permette comportamenti psicopatici senza possibilità di appello. Il mondo è dominato da droni che utilizzano droni per trasformarci tutti in droni. Questo album analizza il viaggio di un essere umano, dalla sua perdita di speranza e dal senso di abbandono, all’indottrinamento dal sistema affinché si diventi droni umani, fino alla defezione terminale da parte degli oppressori”

Le tracce dell’ultimo album dei Muse

i muse

Il viaggio in macchina è volato dai. Ti sei sciolto. Cominci a realizzare la cosa. Andate a bere qualcosa e offri te! Anche se sono in 4! Parlate ancora dell’album. Che tracce ci sono dentro? Quante? Come si chiamano? Su questa ti rispondono uno alla volta:
1. Dead Inside
2. [Drill Sergeant]
3. Psycho
4. Mercy
5. Reapers
6. The Handler
7. [JFK]
8. Defector
9. Revolt
10. Aftermath
11. The Globalist
12. Drones

E anche l’aperitivo è finito. Tra qualche risata e improbabile tartina. È inutile, la pasta non ti convinceva. Però adesso un po’ la rimpiangi, perché muori di fame. Un bel ristorantino magari, forse è meglio una pizzeria. No. Ristorantino!

La copertina di “Drones” è stata realizzata da Matt Mahurin

Al ristorante ti raccontano della copertina del cd. Per aiutarli hanno chiamato Matt Mahurin. Non fare quella faccia di gelosia. È stato solo lavoro. Matt è un fotografo, illustratore e regista. Ha lavorato con gente come Ozzy Osbourne, U2, Metallica, REM. Con le sue foto ha raccontato di temi come come i clochard, persone affette da AIDS, il sistema carcerario del Texas e l’aborto.

È un professionista dai. Ti sei un po’ tranquillizzato. Per i Muse ha realizzato la copertina dell’album inspirata al romanzo di George Orwell “1984”. Ti spiegano che raffigura una mano gigante che comanda, come se fosse un joystick, un uomo che a sua volta governa una massa di individui tutti uguali.

Alla fine li porti a bere qualcosa. Ordini qualcosa di leggero. Non troppo impegnativo. La serata è magnifica. Fuori si sta bene. Si sente la primavera. Non c’è una nuvola in cielo e si vedono tutte le stelle. Finito il drink, e a dirtelo è il ghiacchio che ti batte sulle labbra, è ora di riportare tutti a casa.

Il tour 2015 dei Muse

Ormai siete in sintonia. Tu racconti a loro e loro raccontano a te. Ed così che arrivano a parlarti del loro “Psycho Tour” che partirà il 15 marzo che gli porterà nelle maggiori città britanniche.

Sei sotto casa loro. Spegni la macchina. Ti vedono un po’ triste, allora ti mettono una mano sulla spalla per rassicurarti, li rivedrai. Il 18 luglio saranno nella nostra capitale per il Rock In Roma, i biglietti sono già in prevendita.

È tempo di tornare a casa. Li guardi andar via. Riguardi il foglietto dove ti sei appuntato tutto. Riparti e metti “Psycho” a tutto volume.


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