Sabato, 27 luglio 2024 - ORE:05:43

MP3: dimmi che c’è li dentro e ti dirò chi sei

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Ritrovare l’Mp3 storico tra gli scaffali polverosi…

L’altro giorno era il “giorno dell’anno dove rimetto a posto camera”. Durante questo lavoro biblico (secondo mia madre obbligatorio) è saltato fuori un vecchio Mp3, di quando andavo a fare jogging…non giudicarmi, tu da quanto non fai una qualche tipo di attività fisica?!

Decido di prendermi una piccola pausa da quel duro ed estenuante lavoro e vedere cosa c’era dentro.

Mi accorgo subito che sopra a ogni altra band volavano i Matrioska: “18.23”, “Il Semaforo”, “Non Voglio Più”, “Sralunatica”, “La Domenica Mattina”, “Paola”. Erano anni di leggerezza. Era anche il periodo dove mi stavo allontanando dai Red Hot Chili Peppers (Il loro album esce tra poco, leggete QUI), sopravvivevano giusto “Californication”, “Otherside”, “Scar Tissue” (perché levarle è illegale in molti paesi) e By The Way che con la corsa ci stava bene. Giusto un paio di Skin, quando ancora non sapeva se voleva essere una Skunk Anansie.

Torniamo indietro di qualche anno

Ma poi dentro l’Mp3 c’era Iggy Pop, My Chemical Romance, Ben Harper, Pearl Jam, Nirvana, Foo Fighters, Sum 41, Green Day. Gli Articolo 31 che stavano ancora insieme e parlavano solo di maria. Non sapevi esattamente cos’era, ma avevi capito che loro ne facevano un largo uso, almeno nei testi. Era anche il periodo della meteora dei Jet con “Are You Gonna Be My Girl”…che poi dove volevano andare con quegli stivali a punta, i jeans a zampa e i capelloni nel 2003!?

L’unica cosa figa era il colpo di tosse a inizio canzone.

Un’altra canzone che non poteva mancare era “Welcome To The Jungle” per gli spiriti un po’ più decisi e ovviamente “Song 2” dei Blur, ma solo perché era in FIFA 98. Gli Offspring con Pretty Fly (For a White Guy) ascoltata fino alla noia.
Qualche anno prima erano esplosi i Linkin Park: “In The End” è stato uno dei pezzi migliori che MTV ti passava a giornate. Appena partiva quell’intro di piano sapevi già che era lei. Telecomando in mano e pollice schiacciato sul volume.

Nell’Mp3 ho ritrovato praticamente tutte le soundtrack di Scubs, non c’era Shazam quindi me le andai a cercare una per una.

Perché era così che andava. Erano questi i gruppi, o almeno erano i miei. Non so quanti di voi hanno un fratello o sorella o anche un cugino più grande così da capire meglio: nell’adolescenza si ascoltava quello che ci piaceva e quello che ci consigliavano. E quindi si era indecisi tra le “garage band” e i The Cure.

Ma che poi, nell’incertezza, si ascoltavano entrambi. Ho sempre preferito gruppi su una certa linea, dove ci fosse almeno una sgrezzata di chitarra. Ma poi per andare a correre ci vuole un po’ di musica che ti tenga su, che ti faccia mettere quell’espressione di “non sono nemmeno stanco dopo 2 ore di corsa”, ma solo quando incroci un altro podista, perché appena è passato dalla bocca ti spuntano quei buoni 5cm di lingua.

Poi si cresce, si cambia, si smette di andare a correre. Ci si crea una propria identità musicale. Si decide cosa ci piace davvero e cosa ascoltavamo solo per identificazione sociale. Non sono più gli anni della rabbia adolescenziale. Ora sono gli anni dello scazzo maturo. Ora si ascoltano gruppi come gli Arcade Fire, Kings Of Leon e Kasabian. Ligabue lo ascolti con orecchie diverse. I Subsonica non sono più quelli di prima. L’unico strappo alla regola che ti concedi sono i The Black Keys. Ti sei convinto che i Coldplay non sono i Pink Floyd del tuo tempo.

Ritrovare queste canzoni che hanno accompagnato la mia adolescenza e credo un po’ anche la vostra è stato un po’ come tornare da un vecchio parente che l’ultima volta che ti ha visto eri alto 40cm.

Tu non ti accorgi che sei cresciuto, che sei cambiato. Con te stesso ci passi tutti i giorni. Per questo a volte serve ritrovare una capsula del tempo come questa. Sono poche le canzoni che sono rimaste negli anni. Ce n’è una sopra a tutte, che ogni tanto credo andrebbe ascoltata, anche solo per non perdere quel contatto con quell’Io adolescente e sopratutto, perché non bisognerebbe mai smettere di correre. Blink-182 “What’s My Age Again?”.


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